L'articolo 16 della “Dichiarazione ufficiale dei
diritti dell’uomo” afferma:
Articolo 16
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La parola matrimonio deriva dal latino matrimonium, che letteralmente significa “compito della madre”,
intendendosi il matrimonio un atto che rendeva legittimi i figli nati da tale
unione. Allo stesso modo la parola patrimonium
indicava il “compito del padre”, ossia di provvedere al sostentamento della famiglia.
Il concetto di matrimonio è legato a quello di famiglia: i
due coniugi formano un nucleo familiare, che spesso in seguito si espande con i
figli. Fare figli comunque non è “obbligatorio”, sia per motivi di scelta, che
per problemi medici ci sono famiglie senza figli. È sempre possibile comunque
adottare un bambino, che diventa a tutti gli effetti membro della famiglia.
Molte società nel mondo hanno tradizionalmente posto
restrizioni al matrimonio tra consanguinei (endogamia) e al matrimonio con più
persone (poligamia) oltre che al matrimonio tra due persone dello stesso sesso.
Le ragioni di questi ostacoli sono essenzialmente di tipo “religioso” e
culturale, sebbene nella storia dell’uomo da sempre sono presenti rapporti
omosessuali. Il matrimonio, in effetti, è sempre stato visto come un mezzo per
garantire la riproduzione e la nascita di nuovi cittadini, poi al di fuori del
matrimonio uno era libero di vivere la propria sessualità come meglio credeva
(interessantissimo, su questo argomento, il nuovo libro di Alberto Angela
“Amore e Sesso nell’Antica Roma). Col passare degli anni però, la famiglia è
cambiata, e se prima era formata essenzialmente da marito, moglie e figli, ora
comprende nonni, zii, amici…il ruolo del matrimonio quindi forse è cambiato…
I matrimoni omosessuali, anche definiti in modo improprio
matrimoni gay, consistono nell’unione legale del matrimonio tra due persone
dello stesso sesso. In un numero sempre maggiore di paesi il matrimonio
omosessuale è disciplinato dalla Legge. In tanti altri paesi invece il matrimonio
non è riconosciuto, ma sono riconosciute altre forme di “unioni civili”.
In alcuni paesi, come in Italia ad esempio, alle coppie
omosessuali non è riconosciuto nessun valore legale, o tutela di alcun tipo. Infine, nei paesi culturalmente meno evoluti,
l’omosessualità è ritenuta un reato, fino ad arrivare ai casi estremi dove è
punita con la pena di morte.
Da quanto ho letto ne risulta un dato che definirei
abbastanza chiaro: la legittimità dei matrimoni omosessuali è correlata al
grado di democrazia, diritto, equità sociale e cultura del paese; in paesi
culturalmente evoluti, le unioni omosessuali sono una realtà, ormai da anni
anche; man mano che vengono a mancare i diritti civili, man mano che aumentano
le disparità sociali, ecco che vengono a mancare i matrimoni e le unioni civili
tra omosessuali. Possiamo quasi affermare che la presenza dei matrimoni
omosessuali sia un indice del grado di civiltà di quel popolo.
Quali sono le ragioni che vietano in alcuni stati l’unione
legale tra due persone dello stesso sesso? Essenzialmente sono questioni di
tipo religioso. Ma come?! Che c’entrano le religioni con il governo di un
paese? La religione non dovrebbe intromettersi in questioni politiche! Le
religioni dovrebbero occuparsi delle anime dei credenti.
Non è sempre così e non è sempre vero.
In Italia, però, dovrebbe esserlo. La politica italiana e la
religione dovrebbero essere due campi completamente separati… e invece
giornalmente siamo testimoni di politici che indossano il talare è ci propinano
discorsi che potrebbero tranquillamente essere delle liturgie, e preti,
vescovi, cardinali, ma anche cittadini credenti che si intromettono nella
questione politica con temi che dovrebbero essere spirituali e basta.
Nessuno sta obbligando la Chiesa a consacrare i matrimoni
omosessuali; nessuno sta dicendo alla Chiesa di appoggiare una legge che
acconsenta ai matrimoni omosessuali… SEMPLICEMENTE NON LE COMPETE. Dovrebbero
essere argomenti che la chiesa non dovrebbe proprio trattare!
Negli ultimi giorni non si parla di altro in tv, sul web,
sui giornali…
Una coppia omosessuale, due donne, che hanno avuto un
figlio: naturalmente una è la mamma naturale, l’ha ospitata nove mesi in
grembo, l’ha concepita, e legalmente è la madre; l’altra donna invece,
semplicemente è un’estranea, non ha nessun potere decisionale, nulla. Non può
andare a prenderla a scuola, non può accompagnarla a fare una visita in
ospedale… se mai un giorno la madre naturale dovesse morire, quella bambina
sarebbe considerata un’orfana, e di conseguenza mandata in un istituto…
Questa è solo una delle tante storie di persone, e di
bambini, ai quali in nome di un “valore” viene tolto qualcosa. Non credo che la
legge dovrebbe permettere che avvengano dei fatti come questi, soprattutto a
spese di quelle persone che ancora di più dovrebbero essere protette e
tutelate.
La domanda che mi pongo io è cosa ci sarebbe di così male se
due persone dello stesso sesso si unissero legalmente, in matrimonio o con un
unione civile? Chi ci rimetterebbe? Quale danno sarebbe per la comunità?
Partiamo dal principio che tutti i cittadini sono uguali,
hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri, non esistono cittadini di serie
B; in effetti, gli omosessuali non hanno gli stessi diritti degli altri
cittadini!
Il loro amore non è un amore proibito, ma un amore che non è
previsto. Se non ci sono leggi che esplicitamente regolamentano la questione,
avendo un sistema di leggi in Italia di tipo “positivo”, significa che
semplicemente non è previsto neanche come possibilità. È qualcosa che c’è, ma
allo stesso tempo, non c’è. Non deve essere facile vivere in questo modo…
Credo sia arrivato il momento (ed è ora!!!) che si faccia
qualcosa! Chiunque vincerà le prossime elezioni si dovrà impegnare per risolvere
la questione. E c’è solo un modo per risolvere la questione, quello di
permettere le unioni civili (o matrimoni) tra due persone dello stesso sesso.
Perché non si tratta solo di eredità, beni materiali e
quant’altro; ci mancherebbe, questi motivi basterebbero e avanzerebbero! In
tempi di crisi come questi chi se la può permettere una casa!!! e in eredità si
ricevono solo i debiti!
Qui si tratta del sogno di due persone di vivere il loro
amore in serenità, nella legalità. A nessuno dovrebbe essere negato di vivere
il proprio amore con serenità!
Ho appena accennato alla questione adozioni, perché è una questione molto delicata da affrontare, e non mi ritengo in grado di toccare due argomenti così "forti" insieme in uno stesso post...