Circa 7-5 milioni di anni fa, i nostri antenati progenitori
acquisirono la postura eretta. Secondo la Folk, ciò pose le condizioni per un
altro, dirompente accadimento. La nascita del linguaggio. Con l’assunzione della postura eretta, il bacino delle
femmine dei nostri antenati si strinse e così il canale del parto. Conseguenza
di ciò , quando nasciamo, non siamo in grado di
aggrapparci alle nostre madri, capacità che invece tutte le scimmie ancora posseggono.
In questo scenario madri e loro prole sono protagoniste assolute. Le madri non
avrebbero potuto raccogliere bacche, radici, erbe necessarie per il
sostentamento senza poggiare a terra i loro piccoli, ormai incapaci di
aggrapparsi a loro. L’unico contatto con
gli esseri inermi e piangenti rimaneva quello vocale. Cercavano di acquietarli con vocalizzi, ossia
rudimentali sonorità melodiche destinate in seguito a trovare sviluppo nel protolinguaggio, ma sopravvissute fino a
noi attraverso il maternese, la lingua universale
dalle tonalità affettive e dalle modulazioni musicali con cui tutto il mondo si
rivolge ai bambini piccoli. Falk ritiene questa musica parlata fondamentale non
solo per l’apprendimento delle abilità
linguistiche e per la maturazione emotiva e sociale, ma proprio come base per
lo sviluppo successivo del linguaggio.
Approfondiremo la questione nelle prossime settimane.
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